I miei profeti
Hanno la pelle ricamata nei teschi
Incoronati dal ricino
E masse e masse
A cui la loro morte parli
A rantoli di sangue rosso-
-Lombrico agli angoli della bocca
Il buio rende ciechi
Come gatti che affilino le unghie
in piume d’oca
e rumore
e bocche
marce
nauseanti
che mi baciano
percepite
in infiniti punti
granelli
d’una sabbia
di sale
delle dita disegnano
nel mio palmo sinistro
un’alfabeto di brividi
tonale in vibrar d’ossa
Nulla, fraterno nulla
In te sarò
Ch’io fui
La chiusa è strepitosa…., non chiassosa però.
Complimenti
.marta
Bellissima, da brividi…
grazie per il tuo passaggio, che mi ha permesso di scoprirti…
Pan
vero, grande il finale; ma tutta l’aria di originalità e sperimentazione è interessante
Bravissimo , complimenti